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Elisa Mancini
C'era una volta una città
magnifica, misteriosa, allegra e imprevisibile, certamente il luogo più
interessante dell'Italia.Napoli La gente è dolce e violenta. In essa vi sono
moltissime costruzioni che nascono dal mare e continuano sulle rocce. Spesso si
vede qualche ragazzino pescare con una lunga canna e la madre attende un pesce
da cucinare.Vi sono tanti splendidi giardini coperti dagli ombrosi pini. I bambini
corrono e saltano gridando felici.
I pescatori tirano le reti piene di pesci. Certamente i suoi abitanti sono
convinti di vivere in una città magica.
Il Vesuvio respira di tanto in tanto
per riscaldare la terra e renderla più fertile.
La notte colora il mare di azzurro e di rosa e la luna segnala una strada
luminosa. Ma vi sono delle barche senza luce che sfrecciano sull'acqua oscura e
sono pericolose. Tentano di non fare rumore. Sono i contrabbandieri. Dal porto si vedono avanzare le barche della
polizia, sfrecciano sull'acqua senza brillare. Non vogliono fare chiasso. La luna getta un poco
d'argento da quá e da lá.
Una donna, stravolta, guarda da una terrazza a sbalzo il mare e come le
barche si avvicinano per combattere.
Da un lato vi sono gli uomini che hanno giurato di rispettare la giustizia,
il dovere, la pace, dall'altro la drangheta.
I motoscafi saltano e si alternano, combattono come se giocassero. Hanno
poco rispetto per la vita. La donna dalla terrazza grida perché ha paura, ma
nessuno risponde.
<< Fate attenzione, mio Dio, non morite per un pacchetto di
sigarette.>>
Una musica di Mozart riempie l'aria.
La donna quasi impazzita grida ancora:
<< Pace, pace, pace.>>
Nessuno la ascolta.
Corre nella casa e chiama la polizia.
<< Presto, presto che sparano. Non sanno quello che fanno. Sono
giovani.>>
Il buio è scosso dalle sirene della polizia che giungono veloci.
Uno, due, tre. La polizia, come sempre è venuta a mettere in ordine.
Il polizziotto, inastidito, dice:
<< Signora è lei in pericolo, si tolga di mezzo. Entri nella grotta.
Che ammazzano lei, non faccia l'intrigante. >>
Il poliziotto l'avvolge in una coperta e la spinge in
un bugigattolo che era nello spiazzo.
<< Non si muova che è pericoloso.>>
Si odono gli spari delle mitragliatrci.
La donna piange. Sparano davvero.
Continua a gridare il capitano:
<< Non si muova da qui.>>
Ha gli occhi pieni di lacrime. Ella continua.
<< Sono giovani non capiscono i pericoli degli
uomini armati.
Pace, pace,pace.>>
Annoiato la guarda il poliziotto, ma non parla. È
abituato agli spari e alle lotte.
Guarda il mare, ricorda quando la stessa signora con
la madre alcuni anni prima chiamarono la
polizia per un delfino. Ricordò...
Il giovane delfino si era ficcato in una roccia, e, per
la bassa marea non riusciva a ritornare al mare. La madre della donna che era
di fronte a lui aveva chiamato la polizia del mare per salvare il pesce. Loro,
i poliziotti arrivarono con una grossa rete che circondò l'animale e piano,
piano lo tirarono fuori dalla chiana, quasi senza acqua, per la bassa marea. Il
mare si era riempito di grossi pesci che saltavano dapertutto allegri. Tutti i
pesci seguirono la barca della polizia. Un delfino sembrava abbracciasse il
delfino più piccolo il delfinetto, forse era la madre. Quando la barca della
polizia partì per ritornre in porto i delfini saltavano gioiosi e la seguivano,
forse erano i parenti stretti del delfinetto!!!
Nella città misteriosa è stata messa una luminosa luna
che illumina il paesaggio.
Nápoles
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